AMAZING GRACE

Proiezione in lingua originale con sottotitoli in italiano.

Un documentario realizzato da Alan Elliott e tratto dai materiali girati durante il 1972 a Los Angeles.

Mercoledì 16 giugno: ore 21:00

Ingresso Unico € 7,00

-

Genere: Documentario

Regia: Alan Elliott, Sydney Pollack

con Aretha Franklin, James Cleveland, Alexander Hamilton

Paese: USA

Durata: 89 minuti

Distribuzione: Adler Entertainment

Nel gennaio del 1972 Aretha Franklin e la sua band, insieme al Southern California Community Choir e al reverendo James Cleveland, salgono sul pulpito della chiesa battista New Temple Missionary per tenere un concerto di due giorni, aperto al pubblico e filmato dal grande regista Sidney Pollack. Amazing Grace fu una delle sue più famose esibizioni e diventò il suo album più venduto: per arrivare al cinema, tuttavia, il film impiegò 47 anni. Solo una chiesa spoglia, sedie di legno da cinema di serie B, illuminazione scarsa, Gesù, la bandiera americana. E sul pulpito lei: Aretha Franklin, Amazing Grace, in tutta la sua maestosa presenza. Basta questo – provare per credere – a rendere virtuale uno spettacolo che più minimal non si potrebbe: basta la voce di Franklin, e la potenza della sua musica immortale, per farsi trasportare nel tempo (correva l’anno 1972) e nello spazio (la chiesa battista New Temple Missionary) sull’onda di un good mood contagioso e irresistibile. All’epoca, quando cioè la Warner si decise a finanziare il progetto di un concerto filmato, l’idea era quella di farne un gran film commerciale, sulla scorta del successo di Woodstock. E gli ingredienti, a dire il vero, c’erano tutti: la regina del soul che torna a cantare in chiesa, alla regia Sydney Pollack appena nominato agli Oscar, il gospel. Il film, però, non fu mai terminato a causa di un imperdonabile errore tecnico che non permise a Pollack di sincronizzare il suono. Incredibile ma vero: mancava il ciak sul set. Quarantasette anni dopo, quando Alan Elliott ha ripreso in mano il progetto – a un anno dalla morte della cantante, a dieci da quella di Pollack, a una distanza siderale in termini di avanzamento della tecnologia – Amazing Grace è tornato alla luce rivelandosi come prezioso documento-monumento, in grado di restituire non solo la grandezza di un’artista, ma anche il senso della potenza aggregante di una musica – il gospel – che si fa comunità.